SETTEMBRE 
            
            La 
              prima domenica del mese a Ragusa si commemora S. Rosalia, 
              notoriamente la patrona di Palermo, fanciulla che va ricordata perchè 
              nel 1162 rifiutò la corte di un nobile per dedicarsi alla 
              sua vocazione, essere suora di clausura e ritirarsi in eremitaggio 
              sul monte Pellegrino. Molti seguirono il suo esempio e costituirono 
              la comunità denominata "I Romiti di S. Rosalia" 
              seguendo la regola di S.Francesco ed ottenendo la benedizione papale. 
               
              All'entrata di Ragusa c'è la contrada S. Rosalia dove si 
              trova un piccola chiesetta dedicata alla Santa. I festeggiamenti 
              iniziano il primo sabato del mese con dei giochi che coinvolgono 
              i convenuti mentre la domenica pomeriggio si ha una discreta processione 
              del fercolo della Santa, processione che in passato era molto più 
              lunga. Essa termina con la riconsegna del fercolo in chiesa e la 
              serata si conclude con la vendita all'incanto di prodotti agricoli 
              ed uno spettacolo musicale. 
            Nella 
              verde cittadina di Maletto, sviluppata a pochi chilimetri 
              da Catania, la prima decade del mese di settembre si svolgono due 
              differenti manifestazioni dal diverso significato ma che hanno l'identico 
              scopo di unire la cittadinanza e simili origini antiche.  
              Si sta parlando della festa religiosa dedicata al Patrono cittadino, 
              S. Antonio, preceduta solamente di qualche giorno dalla tradizionale 
              fiera del bestiame.  
            Dal 
              sei all'otto settembre ricorrono i festeggiamenti dedicati dal paese 
              di Altavilla Milicia, poco distante da Palermo, alla Madonna 
              della Milicia. Questo paese che si affaccia sul mare fu fondato 
              dal nobile marchese Francesco Maria Beccadelli nel 1621 ed è 
              a lui che probabilmente si deve la presenza del quadro che ritrae 
              la Madonna, presente nel santuario a croce latina punto di riferimento 
              di tutta la città. Ma la leggenda si unisce alla verità 
              storica e ci fa sapere che il quadro arrivò in questa cittadina 
              grazie ad una nave guidata da corsari maomettani che, dopo aver 
              consegnato tale quadro in mano cristiana, poterono riprendere il 
              loro viaggio. I festeggiamenti iniziano con il pellegrinaggio notturno 
              effettuato dai fedeli la notte che precede il sei di settembre. 
              Ma, come in altre ricorrenze, il sacro si unisce al profano, così 
              si ha la consegna dei doni da parte dei fedeli che hanno ricevuto 
              doni dalla Madonna, offerte che possono esser in natura o in soldi 
              e che sono legati ad una grande torcia. Si ha poi la tradizionale 
              processione del quadro che ritrae la Madonna, portato per le vie 
              della città con l'accompagnamento musicale e da uno stuolo 
              di fedeli.  
            Il 
              sei, sette ed otto settembre sono molto importanti per il paese 
              di Mistretta - ME - perche' si festeggia la Madonna della 
              Luce. La festa si caratterizza per la classica processione della 
              "Vara", cioe' della statua raffigurante la Madonna, evento 
              reso particolare per la presenza dei "Gesanti", due statue 
              in cartapesta raffiguranti i due guerrieri Mitia e Cronos.  
              La leggenda vuole che le ossa di questi due guerrieri siano stati 
              ritrovati da un pastore all'interno di una grotta insieme alla statua 
              della Madonna. La festa prevede, inoltre, che, alla fine della cerimonia 
              religiosa queste due statue effettuano una danza frenetica al ritmo 
              sancito da un'orchestra. L'evento e' denominato "U ballettu 
              di gisanti". 
            Il 
              sette e l'otto del mese a Cerami, in provincia di Enna, si 
              festeggia la Madonna della Lavinia. La leggenda vuole che alcuni 
              secoli fa, in un monastero delle benedettine, una suora sognò 
              la Madonna che le rivelò che nell'antico monastero a lei 
              dedicato ed oramai in rovina c'era un suo quadro sepolto dalle macerie. 
              La suora ricevette l'ordine di riferire il fatto all'arciprete in 
              modo da attuare il recupero del quadro citato. Visto che l'arciprete 
              era diffidente, la Madonna rivelò sempre in sogno alla suora 
              che Lei stessa avrebbe provveduto al recupero del suo quadro attraverso 
              un temporale. Così fu. L'arciprete, pentito, convocò 
              i fedeli nella chiesa delle benedettine dove depose il quadro ritrovato, 
              chiesa che da quel momento assunse il nome di Madonna della Lavinia, 
              cioè del torrente o della fiumara. La festa è caratterizzata 
              dalla processione dei fedeli, che sono a piedi nudi e che portano 
              bandiere abbellite con i ricorrenti rami di alloro, frutta di stagione 
              ed animaletti di piccola taglia come le lepri e quant'altro hanno 
              promesso alla Madonna, che sono seguiti da una riproduzione del 
              quadro della Madonna posto in una specie di baldacchino ed abbellito 
              da vari monili d'oro che è portato in processione a spalle 
              nude dai fedeli. Il quadro è poi riportato nella chiesa dedicata 
              alla Madonna per poi uscire di nuovo per arrivare alle varie confraternite 
              ed al clero. La festa si conclude con un elemento profano: una sagra 
              che coinvolge tutti i fedeli.  
            L'otto 
              di settembre si festeggia con rito solenne la patrona di Terranova 
              Sicula, in provincia di Caltanissetta, cioè S. Maria 
              dell'Alemanna, in cui onore è stata costruita una chiesa 
              in contrada Margi, poco distante delle mura cittadine. La Madonna 
              è festeggiata a settembre per commemorare la sua natività, 
              ma la sua immagine è portata in processione anche a gennaio 
              per la festa del SS. Crocifisso e a maggio. La festa principale 
              resta, comunque, quella di settembre con le solite processioni, 
              mercati e fuochi d'artificio, eventi che hanno perso il fasto antico 
              visto che fino alla prima metà del 1800 c'era l'abitudine 
              di rappresentare in forma drammatica eventi del Vecchio e Nuovo 
              Testamento e la processione più maestosa del quadro della 
              Madonna posto su di um carro trionfale.  
            Sempre 
              l'otto si festeggia la Madonna di Loreto ad Altavilla, in 
              provincia di Palermo, festa comunemente conosciuta come "Madonna 
              della Milicia" e che prevede un via vai di fedeli che attuano 
              un pellegrinaggio al santuario dedicato alla Madonna proprio il 
              giorno precedente alla festa. Tale santuario è molto caratteristico 
              per l'altitudine del suo sito dal quale si può ammirare un 
              bel panorama. I devoti della Madonna vogliono festeggiarla costruendole 
              ogni anno una carro che poi verrà utilizzato nella processione 
              a Lei dedicata. Tale carro è costituito alla sua base da 
              una conca dove poi troverà posto la banda musicale, e ricoperto 
              di drappi e trainato da buoi ed è seguito da un'altra banda 
              musicale e dai rappresentanti delle autorità comunali. 
              Il giorno della festa la processione del carro è ripetuta, 
              come anche il pellegrinaggio dei numerosi fedeli in chiesa per consegnare 
              alla Madonna gli ex-voto. Durante il pomeriggio si ha la processione 
              del quadro rappresentante la Madonna e che è custodito nel 
              Santuario. Il tutto si conclude con il rientro del quadro in chiesa, 
              la conservazione del carro, i fuochi artificiali e uno spettacolo 
              musicale.  
            Il 
              10 settmbre ricorre la festa patronale dedicata a S. Sofia a Sortino, 
              in provincia di Siracusa, Santa che divenne patrona della città 
              per volere di Papa Paolo III agli inizi del 1500 e che è 
              festeggiata con l'arrivo di numerosi doni portati dai fedeli ai 
              piedi della statua della Santa e che poi saranno venduti da un banditore 
              e due processioni, una della statua e l'altra delle reliquie della 
              Santa.  
               
            Il 
              primo sabato e domenica mese sono dedicati alla Madonna dell'Aiuto 
              a Campobello di Licata (Ag), dove si ha una bella immagine 
              della Madonna che la ritrae con il braccio destro impegnato a reggere 
              il Bambin Gesù ed il sinistro a reggere un puttini nudo che 
              rappresenta l'umanità in salvo. I festeggiamenti iniziano 
              il venerdì sera con l'uso della banda musicale e nel corso 
              degli altri tre giorni si hanno vari eventi come la sfilata dei 
              doni offerti alla Madonna per le vie della città la domenica 
              mattina, giorno che prevede anche una veloce cavalcata su dei muli 
              per raccogliere ulteriori offerte alla Madonna. Ultimo spettacolo 
              è il rientro della statua in Chiesa, dopo la processione 
              della domenica. 
               
            La 
              seconda domenica del mese di settembre a Caselvecchio, in 
              provincia di Messina, si festeggia Sant'Onofrio. La festa inizia 
              il giovedi mezzogiorno con lo scampanio delle campane della chiesa 
              dedicata al Santo, evento che si ripete nei tre giorni seguenti 
              per otto volte al giorno in ore prestabilite.  
              Il giorno del sabato la cittadina si popola di variopinti fieranti 
              come i coltellanti i pentolai, gli orefici, i merciai, i venditori 
              di frutta secca, si prepara la tipica riffa per donare un grosso 
              vitello. Il giorno della festa si ha la processione del mezzobusto 
              del Santo che viene riposto in una macchina. Essa è compito 
              dei devoti che prendono le aste della bara del Santo. La tradizione 
              vuole che nel 1743 la peste imperversava in tutta la provincia e 
              gli abitanti di Casalvecchio decisero di preparare una statua al 
              Santo, visto che un messinese aveva portato un suo mezzobusto di 
              legno in città e le peste aveva perso la sua virulenza; per 
              riuscire a completare la statua, i cittadini donarono anche i propri 
              monili in argento. Il mezzobusto è conservato e messo a disposizione 
              per la devozione dei fedeli dal venerdì della seconda settimana 
              di settembre fino al lunedì mattina. La devozione è 
              dimostrata anche percorrendo in ginocchio la chiesa dedicata al 
              Santo.  
               
            La 
              terza domenica di settembre si festeggia S. Maria del Mazzaro, a 
              Mazzarino. Anche in questo caso la festa è stata originata 
              da un ritrovamento "miracoloso": un contadino aveva un 
              gregge di maiali, uno dei quali s'era allontanato dal resto del 
              gruppo, per mangiare quel che trovava; l'allontanamento dal resto 
              del gruppo avveniva regolarmente, finchè un giorno l'animale 
              fu incuriosito da un buco nel terreno, da dove si intravedeva una 
              caverna; lì fu trovata una sacra immagine di S. Maria, circondata 
              da S. Agata e S. Lucia ed illuminata da due lampade. La festa prevede 
              la raccolta delle offerte dei fedeli, per coprire le varie spese 
              organizzative, la tradizionale processione del simulacro e l'eccezionale 
              preparazione di un carro tionfale che raffigura una torre trainata 
              da buoi. Il carro non è preparato tutti gli anni.  
               
            Sempre 
              la terza domenica del mese si festeggia il SS. Crocifisso a Roccapalumba, 
              in provincia di Palermo. Si attua, al solito, la processione del 
              simulacro, preceduto dalle bambine rappresentanti i vari Santi ed 
              angeli che hanno il compito di spargere fiori lungo le vie da percorrere 
              e seguito dai vari fedeli. 
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