DICEMBRE
(vedi
anche sezione "NATALE")
Il
mese è ovviamente associato al Natale cristiano, festa che
è stata arbitrariamente avvicinata al solstizio invernale,
il 21 del mese, e ad una antica festa pagana in onore del dio Sole
perchè nei Vangeli non ci sono indicazioni precise sulla
data di nascita di Cristo.
La festa è di istituzione occidentale, e precisamente romana,
e fu storicamente istituita il 336; nel corso dei secoli fu in parte
modificata, ad esempio con l'istituzione di tre messe attuata da
Papa Gregorio Magno, l'introduzione di canti in latino effettuata
nel Medio Evo, per rimarcare la grandiosità della festa.
Rappresentazione
natalizia tipica è il presepe, teatro della venuta del Cristo
sulla terra, che trova la sua collocazione storica nelle chiese
siciliane già nel XV secolo; per farne qualche esempio si
possono citare quelli presenti nella Chiesa di S. Bartolomeo a Scicli,
in provincia di Ragusa, che risale al 1576, il monumentale presepe
costituito da statue di terracotta presente nella Chiesa di S. Maria
di Betlem a Modica, sempre in provincia di Ragusa, e risalente al
1882; a Caltagirone, cittadina in provincia di Catania nota per
la lavorazione della ceramica, si hanno altre notevoli rappresentazioni.
Dal 1800 il presepe diviene oggetto di culto non solo ecclesiastico,
ma anche popolare. La sua diffusione si attuò ad opera dei
gesuiti che lo videro come un ottimo strumento per agevolare il
diffondersi del Cristianesimo. Ai giorni nostri, parte dell'antico
fasto del presepe è andato perduto a causa del decadimento
della cultura folkloristica ed artigiana, evento che ha portato
la standardizzazione dei modelli, la sostituzione della terracotta
con la plastica ed altri effetti deleteri.
Un'altra
rappresentazione plastica del Natale era data nel passato dai maestri
artigiani che preparavano i classici "pupi" siciliani.
Essi costituivano spesso una vera e propria rappresentazione sacra
della Natività, a partire dai personaggi coinvolti nella
vicenda. Per l'occasione, i pupi andavano a sostituire la caratteristiche
marionette. Questa bella abitudine era presente nei centri siciliani
che raccoglievano i "pupari", evento che però nel
tempo è scemato.
Per
parlare delle festività natalizie vere e proprie, occorre
precisare che esse iniziano generalmente con le novene, la recita
di particolari preghiere stabilite dalla liturgia cristiana e da
effettuare per 9 giorni a partire dal 16 di dicembre fino alla vigilia
del Natale; i luoghi deputati a tali manifestazioni della religiosità
sono ovviamente le chiese, ma eccezionalmente anche in pubbliche
vie cittadine, ma sempre con il punto di riferimento dato dall'immagine
della Natività.
Tra
le varie manifestazioni natalizie degne di nota occorre citare quelle
presenti nella città di Messina. Per commemorare l'avvento
di Gesù Cristo, la città è addobbata con numerosi
alberi arricchiti da varie decorazioni e da altri simboli natalizi.
Ci sono anche manifestazioni pubbliche, come "L'arrivo dei
Re Magi" ed il presepe vivente. Nei paesi in provincia di Messina
l'evento è ricordato anche con il giro nelle vie cittadine
della banda musicale.
Altro
discorso riguarda la cittadina di Custonaci, in provincia
di Trapani, dove nella grotta Mangiapane di Scurati si svolge il
Presepe vivente, evento pittoresco per la bellezza del luogo che
offre un bel paesaggio naturale che per l'occasione è illuminato
artificialmente per evidenziare i 5 ambienti della grotta dove i
figuranti danno vita alla Santa Nascita. Il tutto è ulteriormente
arricchito con varie manifestazioni, come la fiaccolata effettuata
la notte del 24 da giovani in abiti d'epoca che partono dal santuario
cittadino per giungere alla grotta; alla fiaccolata partecipa anche
una figurante che rappresenta la Madonna, che in questo caso viaggia
in groppa ad una mula; un secondo momento molto vivo è la
costituzione del presepe vivente, quando tutti i personaggi si avviano
a prendere il loro posto. Tra i vari ambienti ricreati occorre ricordare
l'arrivo dei pastori con le pecore, l'ambiente dove si può
assistere alla preparazione dei formaggi locali, un recinto con
i maiali e varie botteghe, come quella del falegname.
Anche
la cittadina di Menfi, in provincia di Agrigento, vive il
suo Natale con una serie di manifestazioni, come il presepe vivente
che è allestito in una contrada pubblica e quello meccanico
che è allestito nella Chiesa del Purgatorio. Ci sono anche
altre manifestazioni più profane, come gare sportive e serate
teatrali. Ci sono anche serate particolari dedicate esclusivamente
ai bambini del luogo.
Anche
Acireale, in provincia di Catania, ha le sue manifestazioni
natalizie.
Degno di lode è il presepe custodito nella Chiesetta della
Madonna della Neve, presepe di antica fattura visto che risale al
1700; esso è stato restaurato di recente e la sua particolarità
sono le dimensioni, visto che i vari personaggi, come i pastori
e i Re Magi, sono a grandezza d'uomo. I pastori hanno dei costumi
caratteristici e molto semplici che contrastano con la fastosità
degli abiti dei tre re. Il tutto ha un sottofondo musicale di nenie.
Il
Natale catanese prevede il coinvolgimento di tutta la cittadinanza
nella preparazione degli addobbi utilizzati per abbellire le vie
cittadine, dalla presenza di numerosi complessini musicali che girano
la città suonando le canzoni tipiche della ricorrenza, dal
giro di svariati "Babbi Natale" che offrono dolciumi ai
bambini che incontrano. Dal canto suo l'amministrazione pubblica
contribuisce ad arricchire il clima natalizio con altre manifestazioni,
a partire dalla fiera Agrisud dedicata ai prodotti agricoli, ed
una Fiera di Natale.
Il
Natale prevede, oltre alle già citate manifestazioni e celebrazioni
sacre l'uso di strumenti misicali particolari, che rivivono in questo
periodo il loro momento di gloria, le zampogne. Ad esse è
dedicata una sfilata nella cittadina di Merì, in provincia
di Messina, evento che riempie le vie cittadine di una musica suggestiva.
Tra
le altre manifestazioni natalizie ricordiamo quelle di Ciminna,
in provincia di Palermo, dove, per tutte le sere della novena di
Natale, sono preparati dei falò. L'evento ha il suo momento
culminante la sera del 24, quando in prossimità di tutte
le edicole in cui i fedeli si sono fermati a pregare durante la
novena si accendono contemporaneamente questi falò, usando
la legna offerta dai fedeli. I fedeli hanno anche il compito di
provvedere alle spese per l'addobbo delle edicole e a quelle per
le bande musicali che durante la novena fanno il giro delle già
citate edicole.
Molto
caratteristico è il Natale di Caltagirone (Ct), con
i suoi numerosi presepi artistici, a partire da quello monumentale
che è allestito in una grande superficie di 200 mtq, ambientato
nella Sicilia rurale del 1700 e composto da statuine di terracotta,
per poi giungere a quello dei paladini di Francia i cui personaggi
indossano i vestiti tipici dell'epoca dell'epoca di di Gesù;
è ancora da citare il monumentale presepe permanente che
si trova nella Chiesa dei Cappuccini che racconta la vita di Gesù
attraverso dei personaggi di terracotta.
Occorre
precisare che, come per il mese di maggio in cui si celebra prevalentemente
la Madonna ma anche feste patronali, anche in questo mese si celebra
il Natale, ma anche Santi.
Dal
3 al 5 dicembre Paternò festeggia la sua Patrona,
Santa Barbara. I festeggiamenti in suo onore prevedono le processioni
di vari simulacri, una decina in tutto, che sfilano per il centro
cittadino. Il 4 dicembre si ha la processione del simulacro della
Santa, evento accompagnato da giochi in piazza e numerosi falò.
Il 5 dicembre si ha la seconda processione, stavolta accompagnata
da varie feste di quartiere e dall'intervento delle bande musicali.
Il
sei dicembre ricorre la festa di S. Nicolò di Bari a Giojosa
Marea, in provincia di Messina. Il Santo divenne patrono della
città all'inizio del XVII secolo, quando il paese era afflitto
da una furiosa carestia e la popolazione si salvò grazie
all'arrivo di una nave carica di frumento; il capitano non accettò
il denaro offerto dai cittadini; quando alcuni di loro si recarono
a Bari e videro un'immagine del santo, notarono la notevole somiglianza
con il capitano della nave. La festa è organizzata grazie
alle offerte raccolte dai frati che girano per il paese offrendo
a loro volta le immaginette sacre del Santo e dei panetti. la festa
dura tre giorni e prevede la processione della statua del santo,
balli e fiere.
Il Santo è celebrato anche a Palazzo Adriano, in provincia
di Palermo, il 5 e 6 del mese. Qui non si ha la festosità
tipica con cui il Santo è festeggiato a Giojosa, ma si ricorda
distribuendo minestre ai poveri e i panetti in suo onore.
Sempre
il 6 del mese si celebra S. Nicola a Cammarata. La Chiesa
Madre cittadina è intitolata al Santo ed ospita la Messa
solenne celebrata in suo onore. La festa continua con la processione
del simulacro del Santo seguita dalla banda musicale.
L'Immacolata
Concezione si celebra l'8 dicembre. Alla Madonna la città
di Longi (ME) dedica un'intera novena che prevede la partecipazione
sentita dei fedeli con i cosiddetti "cannizzoli", delle
fiaccole artigianali.
Il
12 ed il 13 del mese si può assistere ad una particolare
processione nel paese di Ciminna, in provincia di Palermo,
caratteristica per la presenza di fiaccole e torce che illuminano
il corteo ed effettuata per ricordare l'arrivo in città,
verso la fine del 1700, della statua lignea che raffigura la Madonna
Immacolata. La statua è a grandezza naturale ed è
conservata nella Chiesa di S. Francesco. In realtà la processione
avviene con una statua della Madonna meno pregiata di quella citata,
ma l'evento è molto sentito in tutta la cittadinanza.
Si
ha così la festa della Santa patrona di Siracusa,
S. Lucia - protettrice della vista -, il 13 del mese. La tradizione
cristiana ci tramanda che alla fine del 304 D.C. tale fanciulla
destò gli interessi amorosi del prefetto Pascasio, ma la
vergine siracusana, memore del precetto evangelico, si cavò
gli occhi che scandalizzavano e li inviò al prefetto su di
un vassoio. Ad essa sono attribuiti vari miracoli: nel 1646 la cittadinanza
era affamata per la scarsità del grano, per la decimazione
naturale dei bovini a causa di una malattia e per la siccità,
quindi il vescovo convocò i fedeli in chiesa per invocare
l'aiuto della loro nobile concittadina; all'improvviso in chiesa
entrò una colomba che precedette le notizia dell'arrivo nel
porto della città di navi cariche di legumi e grano; questo
evento è ricordato con la presenza delle colombe durante
i festeggiamenti dedicati alla santa. Un altro evento miracoloso
ci fu nei secoli passati, quando nel mese di maggio la Santa salvò
la sua città da un'altra carestia attraverso la pioggia delle
quaglie e tale evento è ricordato la prima domenica di maggio
con la celebrazione di una santa messa ed una processione e l 'espressione
"S. Lucia delle quaglie".
Ritornando
ai festeggiamenti principali del mese di dicembre, si ha la tipica
processione della statua della santa posta su un baldacchino portato
a spalla da una cinquantina di devoti che indossano un cappello
verde e seguiti da 2 file di devoti vestiti con una tunica verde
che portano dei candelabri; dietro di loro ci sono due bande musicali
ed i fedeli. La processione ha come meta l'antica chiesa dedicata
alla Santa, nell'antica Ortigia, dove si può ammirare il
suo sepolcro, dove la statua resterà a disposizione dei fedeli
per otto giorni, per poi fare ritorno nella chiesa madre.
La
Santa è festeggiata anche in altri paesi siciliani come Pozzallo,
Modica e Monterosso Almo in provincia di Ragusa con
la preparazione di pani dalle varie forme e denominati, ad esempio
a Modica, i "cucciteddi", che sono benedetti e che hanno
lo scopo di proteggere gli occhi dalle malattie.
S.
Lucia è molto venerata anche a Belpasso, in provincia
di Catania, visto che nel lontano 1669 una Sua reliquia fu portata
in processione fino alle pendici dell'Etna, che quell'anno fu davvero
molto pericoloso per la cittadianza. I festeggiamenti in onore della
Santa prevedono 13 giorni di novena, ovviamente i primi del mese,
che includono una messa mattutina che si svolge alle 5 del mattino.
La sera della vigilia c'è grande fermento in tutta la cittadina
visto che ogni quartiere ha il compito di preparare un carro con
pannelli di vario formato, carri che sono svelati in Piazza Duomo.
Il giorno proprio della festa, il 13, si ha la processione del fercolo
in argento della Santa, portato dai fedeli.
Il
31 del mese è celebrato in tutto il mondo per il rinnovo
annuale. Il paese di Castroreale, in provincia di Messina,
commemora non solo l'ingresso del nuovo anno, ma anche il Santo
patrono cittadino, S. Silvestro. I festeggiamenti molto semplici
consistenti nella semplice processione dedicata al Santo ricordano
un fatto storico che ha tinte leggendarie: il 31 dicembre del 1538
i soldati di Carlo V non erano pagati da molto tempo, così
decisero di rifornirsi depredando le zone in cui si trovavano, tra
cui Castroreale; gli abitanti del posto invocarono il loro Santo
ed una fitta pioggia rallentò l'aggresione e i cittadini
iniziarono la loro difesa con l'uso di frecce.
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